sabato 29 maggio 2010
Esperienza
mercoledì 26 maggio 2010
Genitori e figli
lunedì 24 maggio 2010
Cuneo d’Oc
sabato 22 maggio 2010
Vampiri azzimati
giovedì 20 maggio 2010
Potenti e signore
mercoledì 19 maggio 2010
Topi capelloni
domenica 16 maggio 2010
Ebony
sabato 15 maggio 2010
Ma il Giro è anche... (seconda parte)
venerdì 14 maggio 2010
Ma il Giro è anche...
mercoledì 12 maggio 2010
Giro d'Italia è...
Pennellare le curve come dei pittori...
La maglia rosa che tira la volata ai compagni...
Dal colore delle maglie, faticare a capire che è tutta la stessa squadra...
Ginocchia sbucciate, muscoli che scoppiano e facce contratte dallo sforzo finale...
Andarsi a conquistare la maglia rosa in equilibrio sul nulla a cinquantacinque all'ora...
Continua... qui.
martedì 11 maggio 2010
Dilettanti allo sbaraglio
Fonte: La Stampa del 10 Maggio 2010
domenica 9 maggio 2010
Mezzora di gloria (We are the champions)
sabato 8 maggio 2010
Fame e religione
There are people in the world so hungry that God cannot appear to them except in the form of bread.
C’è gente al mondo talmente affamata che Dio può apparire loro solo sotto forma di pane.
Mahatma Gandhi [1869 - 1948]
mercoledì 5 maggio 2010
Genio e sintesi
Always forgive your enemies – nothing annoys them so much.
Perdona sempre i tuoi nemici – nulla li indispone di più.
Oscar Wilde [1854 - 1900]
lunedì 3 maggio 2010
Donne e militari...
A molte ragazze piace sposare dei militari: sanno cucinare, cucire, rifarsi il letto, sono in buona forma fisica. E soprattutto sono abituati a prendere ordini.
sabato 1 maggio 2010
Il campione dal volto triste
San Paolo ha perduto il suo figlio più amato, ed ha creato il suo mito. Gli uomini muoiono, i miti sopravvivono ed anzi si rafforzano nel non vedere l’invecchiamento e la decadenza della figura umana. Muore giovane chi è caro agli dei. Ayrton Senna da Silva, paulista e campione massimo, ha ora strade dedicate a lui, monumenti stilizzanti automobili da corsa che lo commemorano. Sue immagini e poster si affacciano nelle vetrine dei negozi, talvolta il suo inconfondibile casco giallo, riprodotto in miniatura, va a far parte di quel mercato del ricordo, quasi della reliquia, che spinge la gente ad acquistare oggetti testimonianza di chi non c’è più.
Maledetto 1° maggio 1994, niente sarà più come prima. Mi è tornata in mente questa scritta che ho letto, in una livida mattinata di pioggia autunnale, sul muro della curva del Tamburello, all’autodromo di Imola, pochi mesi dopo la sua morte. Tracciata a bomboletta spray, vicina al punto dell’impatto, i segni dell’urto ancora vivi nel muretto, insieme a fiori ormai secchi, bandiere brasiliane e magliette con la sua effigie, rappresentava, anzi gridava l’amore e la disperazione di un popolo di tifosi per un campione che se n’era andato. Lasciando un vuoto straziante dietro di sé.