lunedì 2 maggio 2011

Romano Levi, la tua favola vera

Tre anni. E sembra ieri, che te ne sei andato. Ti ricordo, Romano. Così.


Addio, Romano. Dopo una vita passata nel tuo mondo minimo, in quella cascina di Neive in cui il tempo pareva essersi fermato, dove vivevi con i tuoi gatti, con i tuoi ragni, con quell’incredibile alambicco a fuoco diretto che creava la tua rara, anelata, singolare, venerata grappa, con quei botticini di inchiostro con cui creavi, poeta e sognatore quale eri, quelle etichette uniche ed inimitabili, te ne vai. E porti con te la magia, il segreto del tuo amore per quello che facevi.

Era un gioco, il tuo. Raccontavi, quando avevi tempo, la tua favola ai visitatori e ai turisti che arrivavano da tutto il mondo per incontrarti, con la speranza di uscire di lì con una bottiglia. Ma non avevi mai tempo. Eri sempre arruffato, sempre in affanno, sempre intento a fare qualcosa, anche quando non era stagione di distillazione. In trent’anni di conoscenza avevo sentito talmente tante volte il racconto fatato del ciclo della natura, che talvolta, quando mi trovavo da te ed inaspettati ti arrivavano a casa degli escursionisti tedeschi, mi facevi il massimo onore di lasciarmi fare da cicerone, e raccontar loro, in vece tua, davanti ad un bellissimo ed imponente alambicco, in quella stanza a mattoni vivi piena di ragnatele che veneravi e guai a toccarne una, come anno dopo anno si ripetesse quel piccolo miracolo.

E spiegavo loro come ogni autunno i produttori di vino ti portassero le vinacce, in balle pressate, che andavano immagazzinate al riparo dall’aria che le avrebbe potute corrompere, e come tu, a poco a poco, fino alla primavera, le avresti distillate, uno o due carichi al giorno, e dopo aver ricavato quel nettare che nasceva dall’ardore del fuoco diretto e dalla passione di un artista eccentrico, le vinacce ormai spremute di ogni linfa venissero fatte seccare, per poi utilizzarle come combustibile che avrebbe alimentato la caldaia. Infine, le ceneri che restavano di quei falò artefici di delizie sarebbero tornate alla terra di Langa, concime ambito e naturale che avrebbe aiutato i generosi vigneti di barbaresco a riprodursi e a dare, stagione dopo stagione, nuovi grappoli che la spremitura avrebbe trasformato nelle prossime vinacce che Romano avrebbe distillato. E il ciclo si chiudeva. Tutto partiva dalla terra, tutto tornava alla terra. Una favola vera. Che emozionava sempre gli ascoltatori, come io mi emozionavo ogni volta che te la sentivo raccontare.

Il grappaiol’angelico, aveva inventato per te l’immaginifico Veronelli. Romano Levi, vivevi fuori dal tempo, come un angelo caduto sulla Terra. Oggi quella donna selvatica coi fiori tra i capelli, che le tue mani avevano disegnato mille volte sulle tue bottiglie irripetibili come opere d’arte, ha gli occhi chiusi. Forse piange il suo creatore che se ne è andato, tornando per sempre alla terra che tanto amava e che sempre narrava, con la semplicità e il candore di un uomo che aveva l’animo ingenuo e schietto di un bambino.

Ti volevo bene, Romano. Qualcuno lassù sarà più beato del solito, se avrai portato con te una delle tue bottiglie.

Prima pubblicazione : 2 maggio 2008

6 commenti:

  1. Non lo conoscevo ma gli hai reso un commosso omaggio ! più di un distillatore, il ritratto di un alchimista !
    Anche tu sei un po' mago perché Romano Levi non è realmente morto, l'ho incontrato stasera leggendo il tuo racconto.
    Alex

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  2. Ciao Alex,

    che bel commento mi hai lasciato! Romano vivrà nel ricordo di chi lo ha conosciuto e apprezzato...

    Grazie della visita, a presto,
    HP

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  3. DISTILLERIA LEVI SERAFINO19 luglio 2011 alle ore 15:27

    Caro H.P.
    Mi è piaciuto molto il tuo articolo.

    Colgo l'occasione per invitarti il 31/10 in distilleria per l'accensione del 67 fiammifero.

    Troverai il sottoscritto, l'Ignaro Fabrizio e tanti altri cari amici di Romano.

    Per maggiori informazioni chiamare in distilleria allo 0173/677139.

    Ti aspettiamo!

    Diego Schiappapietra

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  4. Ciao Diego,

    grazie dell'apprezzamento e dell'invito, davvero graditissimo.

    Farò di tutto per esserci.

    A presto,
    HP

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  5. Distilleria Romano Levi10 ottobre 2011 alle ore 18:07

    Ciao H.P.,
    Volevo solo avvisarti che abbiamo anticipato l'evento a Sabato 22 Ottobre ore 14-18.
    Spero di vederti!
    A presto,
    Diego

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  6. ciao Diego,

    grazie per la premura. Avevo degli impegni, ma per la memoria di Romano cercherò di disdirli. Ci terrei proprio ad esserci!

    HP

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