domenica 26 giugno 2011

Riso amaro

Amici scrittori dilettanti, mi rivolgo a voi. Metti che un giorno capitiate in un ristorante che non conoscevate. Il padrone è antipatico, ai limiti della prepotenza. Il cibo deve essere caduto accidentalmente in un mastello di sale: immangiabile. Vedete passare rapidi sul pavimento degli scarafaggi che sembrano ansiosi di abbandonare la cucina.

Ecco un consiglio che vi verrà utile, specie se quanto sopra vi accadesse durante una vacanza a Taiwan: portatevi una macchina fotografica, meglio se abilitata a girare dei piccoli video. Perché dopo un’esperienza del genere, vi verrà la voglia di raccontarla nel vostro blog. Come ha fatto la signora Liu Ying-hui, pensando di evitare brutte avventure gastronomiche ai suoi lettori.

Esposte in rete le magagne riscontrate, Liu è stata citata per diffamazione dal proprietario dell’apparente tugurio, da cui perfino le blatte cercano di scappare. Processo. Sentenza. Il giudice le ha ordinato di pagare al padrone del locale circa 5.000 Euro a titolo di risarcimento. Secondo lui “si sono oltrepassati i limiti di una recensione appropriata”, perché la cliente non è stata in grado di portare alcuna prova delle sue affermazioni. La blogger si è beccata pure una condanna a due anni con la condizionale, sospesa perché Liu ha acconsentito a pagare la vergognosa gabella. Ma intanto la sua fedina penale è sporca.

Quindi attenzione: se anche vi trattano a pesci in faccia, il cibo fa schifo ai cani e l’odore ricorda più una discarica di rifiuti che una trattoria, se non avete con voi un mezzo di registrazione, lasciate perdere. Parlatene agli amici, passate parola, ma evitate di scriverne. Perché potrebbe capitarvi una disavventura come quella della signora Liu. Con una differenza, in Italia: visti i tempi della giustizia ordinaria, il risarcimento lo incasseranno gli eredi del ristoratore. E non è detto che siano i figli.

2 commenti:

  1. Non è l'aspetto libertà di espressione che mi ha interessato nel post, piuttosto la signora Liu.

    È tutta un'altra cultura ! Proprio incredibile. Roba da psichiatra ! Io avrei scappato subito ! Adesso, capisco cosa vuole dire la parola zen...insomma ! la signora Liu vede passare degli scarafaggi che abbandono la cucina e la signora Liu non è presa dal panico. Anzi, le interessa solo di sapere se il cibo è più o meno salato...Loro dicono zen, io dico masochismo....
    Poi, non capisco l'atteggiamento della signora Liu. Li, c'è gente che rischia l'intossicazione alimentare, la salmonellosi, gente in pericolo di vita...E lei, non avverte i servizi di igiene, la repressione delle frodi...si accontenta di raccontare l'esperienza sul suo blog. Si, potrebbe mi capitare una disavventura durante una vacanza a Taiwan : morire perché non leggo il blog della signora Liu !
    Alex

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  2. ciao Alex,

    una analisi psicologica davvero interessante la tua. Effettivamente verrebbe da chiamare l'igiene, la polizia, un'ambulanza... ma scrivere sul blog?!? Mah. Hai detto bene, tutta un'altra cultura. E lo zen mi sa che c'entra proprio...

    Chiederò al mio amico taiwanese cosa ne pensa di questa vicenda, quando lo rivedo.

    Grazie della visita e del commento, a presto,
    HP

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