domenica 5 giugno 2011

Neologismi 2

Un caro amico pesarese mi scrive, invitandomi a visitare i suoi album fotografici virtuali. E faccio bene a farlo. Sotto uno stuzzicante titolo “Ceriscioli lavora” trovo una bella serie di immagini delle piste ciclabili della città marchigiana. Ma ce n’è una che adoro immediatamente, per la genialità espressa in ogni dettaglio.

Basta l’apax legomenon in alto ad avvincermi: bicipolitana. Ma estrosa anche la grafica del percorso, con distanze, incroci con le altre linee (ossia le piste), perfino le future, ora in progetto. Quel cartello è frutto di creativi che si meritano tale titolo. Bravo Ceriscioli. Ecco della gente che spende bene i soldi pubblici a loro disposizione. Ce ne fossero, in Italia. Per fortuna io non mi posso lamentare. Anche a Cuneo c’è attenzione verso questo tema. Ne avevo scritto più di tre anni fa, e lo ripropongo volentieri, per celebrare un altro amministratore encomiabile.

Dalla parte della coerenza

A nessuno piace pagare le tasse. Voglio fare l’anticonformista. A me piace pagare le tasse. Al mio comune. Cuneo.

Una volta tanto parliamo bene dell’Italia, quando merita. Cuneo è un posto dove con un deposito cauzionale di ben dieci euro (restituibili alla rescissione del contratto) si può avere una tessera magnetica che ti permette di usare una delle tante biciclette in pool, disseminate in varie parti della città, in qualsiasi momento, se ti viene voglia di una pedalata o per fare commissioni evitando di inquinare con la solita macchina che c’è sempre chi la prende anche per fare duecento metri. Stacchi la bici dal colonnino, fai il tuo giretto e la posi, anche in un parcheggio differente, quando hai finito. Gratis. Ti danno perfino, a corredo del contratto, un cavo d’acciaio lucchettato, per legare la bici in caso di compere. Si chiama Bicincittà, ed ovviamente aderisco a tale salutare progetto.

Oggi, passeggiando per gli stand contigui al traguardo della Stracôni, maratona competitiva e non a cadenza annuale, scopro che c’è una nuova iniziativa, il progetto Giù le mani!. Pagando una modestissima mercede, ottieni un adesivo da applicare alla tua personale bicicletta, che viene nel contempo registrata in un’anagrafe generale dei cicli. In caso di furto, chi la ritrovasse può chiamare un numero verde riportato sull’etichetta, avere una ricompensa garantita di almeno 20 euro (o di più, a discrezione del proprietario), vedere il proprio anonimato garantito e fare un gesto di civiltà e di buona convivenza. È bello credere che ci sia ancora gente così in giro.

Tutti questi sono bei gesti, indici di una sensibilità nei confronti della comunità da parte dei nostri amministratori locali. Ma sapete perché mi spingo a fare dichiarazioni bizzarre come il provar piacere nel pagare le gabelle comunali?

Per un esempio. Più di una volta mi è capitato di vedere transitare sotto casa, all’ora dell’uscita dal palazzo comunale, il sindaco Valmaggia in giacca e cravatta – tenuta confacente alle riunioni del consiglio – in sella alla sua bicicletta, diretto a casa sua. La prima volta, sorpreso da tale inaspettata apparizione, l’ho fissato, e c’è stato perfino un fugace saluto reciproco. Mi piacciono queste cose. Mi fanno sentire che ci sono ancora dei responsabili della cosa pubblica che si spingono oltre il concretizzare delle buone idee. Danno addirittura l’esempio, mettendo in pratica in prima persona quello che la cittadinanza è invitata a fare.

Non conosco di persona il nostro sindaco, se non per quel rapido buongiorno scambiato mentre pedalava verso casa. Riporto questo fatto per il puro piacere di testimoniare che ogni tanto, perfino in Italia, ci sono dei piccoli avvenimenti dei quali essere orgogliosi.

Sono schierato? Sì. Dalla parte della coerenza.

Prima pubblicazione : 10 novembre 2007

4 commenti:

  1. Una rete di piste ciclabili sicuramente ben sviluppata per osare il neologismo "bicipolitana". Molto bello. Interessante anche il progetto "giu le mani"...Che l'Italia sia all'avanguardia in certi settori in Europa non c'è dubbio ! Per esempio : la prima volta che ho visto una bicicletta elettrica era in Italia !
    Alex

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  2. Ciao Alex,

    grazie del commento! La prima volta che capito a Pesaro verificherò di persona la reale estensione della... bicipolitana!

    In Italia ce la caviamo con bici pubbliche e quant'altro... certo che se ci fosse un po' più di cura (da parte degli utilizzatori) del materiale comune non guasterebbe.

    E di recente a Nizza ho visto anch'io cose che ho trovato curiose e degne di nota, in quanto a bike-sharing... Ne parlerò, con foto.

    Grazie della visita, a presto,
    HP

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  3. Confermo che i pesaseri sentono molto il bisogno del mezzo a ruote non inquinanti, la bicicletta appunto.

    La notte bianca appena trascorsa ne è stata una piacevole conferma!

    Il tuo articolo ha strappato un lieve sorriso di speranza... grazie!

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  4. Ciao Alessio,

    grazie della visita e del commento! Anche dalle nostre parti il ciclo è considerato un mezzo di trasporto utile ed ecologico. Peccato che il clima non aiuti come da voi.

    Però ho sempre ammirato certe signore d'età che, incuranti del freddo, girano anche d'autunno quando non d'inverno - se non c'è neve - foulard in testa, guanti e via pedalare. Bellissimo.

    Ciao, a presto,
    HP

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