martedì 18 dicembre 2012

Say no to drugs

A volte è più difficile scegliere un titolo che scrivere il testo. Mai Più Senza? Braccia rubate all’agricoltura? Basta con le nostalgie di Cuore, che pur ci sono, inutile nasconderlo. Say no to drugs, dite no alla droga? O ancora, un evergreen dei miei viaggi: T.I.C.? Alla fine ho scelto il più provocatorio.

Perché certi appelli te li strappa da dentro la Cina di oggi. Dove si può trovare, fieramente esibito in uno spiazzo di cemento tra grattacieli di vetro, acciaio e altro cemento, proprio nel centro di Shanghai, questo pregevole manufatto.

Allora un bonario monito all’artista è d’obbligo. Suvvia, basta abusare di sostanze allucinogene, che fanno travisare la realtà e creare bestie fantastiche. È vero, anche gli antichi farneticavano di creature inesistenti, talora frutto di impossibili incroci tra umani e animali. Sfingi, arpie, manticore, chimere, minotauri e sirene hanno popolato la fantasia di cento generazioni – a dir poco.

Ma abbiate pazienza: vogliamo mettere l’enfatica potenza della Sfinge di Giza, o la leggiadria della Sirenetta, sensualmente accoccolata sullo scoglio di Copenhagen, con questo sconclusionato rinoceronte, affardellato da un’incongrua pinna di squalo sul dorso e da una proboscide – che pare un innaffiatoio da balcone – innestata su un buffo muso dagli occhi di sorcio?

È arte? Mah. Per me no. Questa, se permettete, è Arte. Immortale. E con la A maiuscola.



sabato 15 dicembre 2012

Grazie, Maya

Edizione speciale, in occasione dell’apocalisse prossima ventura, di Mai Più Senza. Perchè se c’è chi legalmente non solo inventa, ma addirittura trae profitto (e che profitto: guardate il prezzo!) da merci di siffatta utilità e levatura, allora hanno ragione i Maya a predirci sventure massime e fini del mondo imminenti.

Ci sono momenti in cui conoscere l’inglese risulta un handicap. Perchè avrei vissuto volentieri questo precario scorcio di esistenza facendo a meno di sapere che qualcuno – si presume dall’altra parte dell’Oceano Altantico – offre in libera vendita una pillola per… no, proprio non ce la faccio. Vi prego: leggete direttamente voi. Ma vi avverto: chi non comprende la lingua d’Albione davvero è fortunato. Agli altri consiglio un collirio. Perchè quando avranno finito di strofinarsi gli occhi dall’incredulità, ne avranno bisogno.


Coraggio. Mancano solo sette giorni al fatidico 21. Cercate di vedere il lato buono della faccenda. Dopo tale data, forse, niente più pillole dorate. E se siamo particolarmente favoriti dalla sorte, nessuna traccia neppure del loro inventore. Ah, benedetti Maya...