Le Langhe sono un posto magico. Sarà quell’atmosfera speciale, il susseguirsi di piani di colline e saliscendi a perdita d’occhio. Sarà il fascino di quel terreno giallo e friabile che genera anno dopo anno vini straordinari. Sarà l’irripetibilità di un microcosmo sempre uguale a se stesso, che in tempi di mordi e fuggi da globalizzazione esibisce con fierezza contadina aziende pluricentenarie ancora saldamente in salute.
Le Langhe sono uno di quei rari posti che sanno esser belli tutto l’anno. D’inverno, immersi nelle brume, con i filari spogli, mille e mille dita che indicano un cielo incupito e gravido di neve. In primavera, col risveglio dal letargo invernale, le prime foglioline che fanno capolino nei vigneti e i noccioli intirizziti che si scuotono di dosso la rugiada. D’estate, quando il calore del sole esalta le vigne e ogni filare mostra orgoglioso i suoi grappoli preziosi. E infine d’autunno.
L’arcobaleno della natura è un tramonto novembrino con il sole sospeso in quella lingua di cielo tra le nuvole e i crinali puntuti di campanili e torri. E illumina con i suoi ultimi raggi una gamma tonale degna di un Pissarro. Signori: ecco a voi le Langhe. D’autunno.
Complimenti!!!
RispondiEliminaSei su www.crepapelle.net
ChaoLin
Grazie Chaolin,
RispondiEliminasempre un piacere ritrovarti! E con l'occasione passare a farti un saluto sul tuo salutarissimo sito!
A presto,
HP
Che meraviglia ! gli scatti sono davvero straordinari...Per me è un paesaggio molto familiare con queste colline a perdita d'occhio, i vigneti, la nebbia...Ma, devo dire, anche molto strano perché non ho mai visto vigneti di questo colore rosso...
RispondiEliminaAlex
ciao Alex,
RispondiEliminagrazie del commento! Effettivamente non è capitato molte volte nemmeno a me di riuscire a trovare il momento giusto della stagione per fissare questa gamma incredibile di colori. E pensare che fino a pochi minuti prima era tutto grigio, perchè il sole era nascosto dalle nuvole. Poi, d'improvviso, è sbucato, ed allora si sono accese mille tonalità di giallo, di rosso, di marrone, di verde, tutto sapientemente assortito dalla natura. Altro che certi pittori!
Grazie ancora, a presto,
HP
Splendidi posti, splendide fotografie...
RispondiEliminaPaesaggio d'una bellezza struggente. E i suoi sapori uguagliano la preziosità dei suoi colori. Penso in particolare ai tartufi...
RispondiEliminaTesea
Meravigliosi colori, altro che l'Indian Summer del Vermont. Pero' manca il bianco del tartufo di Alba!
RispondiEliminaCiao HP, a presto
dragor (journal intime)
soto tutte foto stupende, ma la seconda è davvero speciale, sembra un dipinto
RispondiEliminaciao kmagnet,
RispondiEliminapiacere di trovarti qui, grazie della visita e del commento. Ho fatto una rapida visita dalle tue parti, ripasserò a trovarti e nella tua lista blog visitati ho anche trovato qualche blog interessante per il tè, una delle mie piccole passioni...
grazie ancora, a presto,
HP
ciao Tesea,
RispondiEliminasono lieto che ti siano piaciute le mie foto. Eeh, i tartufi... c'è gente che fa delle vere follie per una sfogliata di tartufo su due uova al paletto o su dei taiarin in bianco...
Ciao, a presto,
HP
ciao Dragor,
RispondiEliminanon ho mai visto l'Indian Summer, ma certo che le Langhe hanno davvero degli scorci belli...
In quanto al tartufo, certo che manca! Quello se ne sta sottoterra, e solo i cani dal fiuto più fino sono capaci di scovarlo...
Grazie della visita e del commento, a presto,
HP
ciao Clau,
RispondiEliminami piace che ognuno esprima una sua preferenza. Mi hai fatto riflettere. Quale mi piace di più? Per motivi differenti ognuna mi piace per qualche particolare, ma se dovessi dire a pelle, forse la terza. Perchè adoro riprendere il Sole in pieno controluce. E lo puoi fare solo al tramonto, senza bruciarti gli occhi - e la macchina fotografica!
Grazie della visita e del commento, a presto,
HP