sabato 6 luglio 2013

T.I.C. 2013 - 1



Chi se ne importa, paiono dire queste due ragazze che si preparano al servizio fotografico nell’ambiente caratteristico di una Cina antica che non c’è quasi più.

Tanto il vestito è bello lungo, e copre tutto. Allora sotto vanno bene anche le ciabatte rosa, o i sandali con la zeppa color verde mare.

I dettagli, si sa, sono per quegli inguaribili perfezionisti degli europei. Qui, nella terra dell'apparenza, quel che non si mostra non esiste. T.I.C.




6 commenti:

  1. Sempre pensato che il bianco nella Cina antica era il colore della morte...allora per un matrimonio !

    Buon weekend H.P !

    Alex

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  2. Vedi come cambiano in fretta tempi e costumi, caro Alex?! Una volta davvero il bianco era il colore del lutto.

    Poi hanno scoperto le usanze europee. Ovviamente hanno importato il peggio, il più kitsch, il più pacchiano. E' il destino delle nazioni giovani, di fresco arricchimento...

    Grazie del commento e buon weekend anche a te! a presto,
    HP

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  3. Quel che non si mostra non esiste...Zac!
    Come sempre leggerti si rivela sempre un'"esperienza da ricordare".
    Ciao HP!
    Irene

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  4. ciao Irene,

    grazie della visita, è sempre un piacere ritrovarti!

    A presto,
    HP

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  5. E quello che esiste, non si dovrebbe mostrare. Se si nascondessero quelle orribili ciabatte, permettendoci d'immaginare due deliziosi piedini calzati in scarpette di vetro... Accidenti, queste cinesi uccidono pure la fantasia.
    Buona domenica!

    dragor (journal intime)

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  6. caro Dragor,

    doppio piacere di ritrovarti qui! Specie dopo quello che hai raccontato sul tuo blog... Auguroni di un pronto ritorno al 100% di efficienza... ovunque!!!

    Hai ragione, la fantasia è una delle prime vittime in Cina. Non si può esattamente dire che le cinesi (magari con le debite eccezioni, che peraltro non ho mai avuto la ventura di incontrare...) siano delle donne sensuali. In generale, parlo. E questa foto ne è una sia pur minima conferma.

    Buona domenica a te, un abbraccio, a presto,
    HP

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