Un po’ di nervosismo ma è normale. Le prime, primissime parole a caldo, appena sceso di bicicletta, di Vincenzo Nibali. Dopo aver vinto il Tour de France.
Quattro anni fa il Giro ha fatto tappa a Cuneo. Ho avuto la ventura di fotografarlo, elegante, armonioso e al tempo stesso potente, a conclusione della cronometro a squadre che lo vide indossare la maglia rosa. Premonizione di ben altri successi. Senza per questo perdere umiltà e semplicità. Ce ne fossero tanti, di atleti come te. Bravo Vincenzo.
Chi ci ricorda di più: Coppi o Bartali?
RispondiEliminaTesea
Difficile dare una risposta, cara Tesea.
RispondiEliminaA me non ricorda nè l'uno nè l'altro. La sua storia di emigrante per inseguire un sogno è differente da quella sia del Campionissimo, sia da quella del Ginettaccio, che ricordo ancora con la sua voce roca commentare le imprese di Anquetil, Adorni, Gimondi e Merckx di quando ero piccolo e il ciclismo già mi appassionava.
Forse perchè siamo sempre stati abituati alle scuole venete o toscane o lombarde, avere un nuovo campione siciliano è una novità alla quale dobbiamo ancora abituarci. Anche per questo è difficile fare dei paragoni con i campioni del passato.
Grazie della visita, a presto,
HP