Segue da ieri.
Foglie di Long Jing, uno dei migliori tè verdi cinesi. Talmente buono e fresco, a chilometri zero, che i piccoli produttori sulle colline attorno ad Hangzhou ti invitano a casa loro e te lo servono in un bicchiere di vetro, senza tante artificiose cerimonie. Pura sostanza, profumo e gusto incorrotti. L'essenza più squisita del tè. E il piacere della condivisione, con un grande sorriso, anche quello sincero, non bieco e mercantile.
Mangereste in un locale di cui questa sia la cucina? Io l’ho fatto: dopo averla vista e fotografata. Vi garantisco che carne, verdure e zuppa erano oneste e saporite. E siccome son qui a raccontarlo, vuol dire che non erano nemmeno tossiche.
I contadini del Sichuan portano ancora le verdure nei cesti, sperando di venderne ai turisti. E non parlo di stranieri: grazie ad una certa liberalizzazione dei viaggi interni i cinesi stessi sono i visitatori più numerosi di varie provincie. Un po’ come da noi, quando le macchinate di cittadini si fermano a comprare dai banchetti fuori dalle cascine in aperta campagna. Sacchetti a portata di mano e stadera. Ecco tutto quello che occorre per una minima bottega volante.
Facciamo la classifica dei cibi da sudori freddi. O almeno di quelli che ho assaggiato. Ultimo posto: scarafaggi. Insapori. Inodori. Anche brutti, esteticamente. Da evitare. Terzo posto: crisalidi di bachi da seta (prima foto, nella cassetta blu). Grosse e carnose. A momenti un amico canadese mi vomita addosso, dopo aver tentato di masticarne una. Decenti ma un po’ impressionanti da mordere. Non per tutti. Secondo posto: scorpioni (seconda foto, vassoio centrale e due di quelli in basso). Fragili e friabili, da mangiare evitando il pungiglione di coda (in cauda venenum). Vedere degli intrepidi stranieri mangiarne uno produce nei cinesi un’irrefrenabile ilarità mista a un’inusuale simpatia e confidenza. Podio e medaglia d’oro: Bruchi fritti (terza foto, nel cestino di pasta). Deliziosi. Dolci, saporiti, croccanti. A chi fosse disgustato dall’aspetto consiglio di chiuder gli occhi e provare lo stesso. Almeno uno. Io li adoro.
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C'è uno straordinario ristorante cinese a Bordeaux, (raccomandato anche da la guida Michelin, una cosa abbastanza rara per un ristorante cinese) in cui si mangia esclusivamente della cucina del Sichuan : il manzo saltato al peperoncino anestetizzante, i peperoncini fritti alla moda del Sichuan, l'anatra detto degli immortali brasata con degli aromati, l'orata ai sapori Yu Xiang, il pollo alla badiana, il maiale acidulato Chao Kou Lao Ju...ecc...ecc...ma i cibi da sudori freddi che descrivi non li ho mai visti sul menù !
RispondiEliminaProbabilmente avrei reagito come l'amico canadese e avrei classificato i crisalidi di bachi da seta al primo posto. Ma non mi sorprende tanto che un italiano li classifica al terzo posto perché dopotutto i crisalidi hanno un aspetto rassicurante, assomigliano un po' a degli gnocchi :-)
Alex
Quei bruchi sono sicuramente migliori della polenta di formiche che ho mangiato in Uganda. La frittura nobilita. A Kigali, durante un'invasione di cavallette, ho visto un boy mangiarle crude. Gli ho suggerito di friggerle con aglio come si fa con i gambas e non ha ancora finito di ringraziarmi.
RispondiEliminaSplendide foto. Ciao HP, buona notte.
dragor (journal intime)
Al momento gradirei solo il the.
RispondiEliminaIl resto, chissà, magari in carestia, se non c'è niente di meglio...
Tesea
ciao Alex,
RispondiEliminaeffettivamente nessuno dei cibi (li chiamo così anche se qualcuno si scandalizzerà...) fotografati appartiene alla cucina del Sichuan. Quindi fa bene quel ristorante che segnali a non proporli. Le foto sono state fatte (dall'alto) a Qingdao, a Beijing e a Kunming.
In quanto alla classifica, l'ordine era di gradimento crescente. Il premio l'ho dato ai bruchi perchè se lo meritano. Sono i miei favoriti...
Grazie della visita e del commento, a presto,
HP
ciao Dragor,
RispondiEliminagrazie del tuo contributo. Vedo che non solo in Asia, ma anche in Africa, gli insetti sono considerati cibo. Certo che le cavallette crude...
Hai fatto bene a dare un consiglio gastronomico a quel boy. Sono certo che siano molto più saporite fritte!!
Grazie della visita, a presto,
HP
ciao Tesea,
RispondiEliminasul tè non ci sono dubbi. Uno dei più gradevoli e naturali al mondo (forse solo con l'eccezione di certi tè verdi giapponesi della prefettura di Shizuoka...).
Per il resto, come diceva un vecchio ritornello pubblicitario... provare per credere!
Grazie del commento, a presto,
HP