mercoledì 3 agosto 2011

Il paese dei balocchi - 2a parte

Segue da ieri...

Bambole dal vivo

Visto il successo di queste fanciulle en-travesti, quale miglior mezzo pubblicitario che metterne qualcuna in carne ed ossa a distribuire volantini di karaoke, sale giochi e altri luoghi di divertimento e amenità? Non si fanno fotografare volentieri, forse per ritrosia o forse conscie dell’esistenza di altre attività che mettano meno alla prova la loro dignità. Ho chiesto il permesso di ritrarle a un paio di esse, ma hanno agitato la mano a palmo aperto, cortese segno di diniego in Asia. Però erano troppo spettacolari per non provarci di sottecchi. Le immagini non sono un gran che, ma rendono l’idea. Totalmente involontaria l’ironia dell’accostamento tra la mise della fanciulla vestita di pizzi e merletti e il negozio in sottofondo (che come è noto si occupa di videogiochi e non di attività autoerotiche).
























Cars a Tokyo (o meglio, Bikes)

Sempre per stare nelle citazioni filmiche. Ho visto i perfetti corrispondenti motociclistici delle quattro macchine tipo dragsters di Cars (il primo) che di notte imperversano in autostrada, finchè incontrano Mack e lo prendono di mira, facendolo addormentare.

Moto dalle verniciature psichedeliche, con file di lucine multicolori a scorrimento, fari che paion gli occhi di Caron Dimonio, ruote posteriori larghe come quelle di una Formula Uno, impianto stereo degno di una discoteca, ovviamente a palla, ma che emana metà dei decibel delle marmitte. Mostri travestiti da due ruote. Nota di colore: fa particolarmente figo guidarle senza occhiali e col la visiera del casco sollevata. Dieci punti in più nella scala figaggine se si ha il casco coordinato alla livrea della moto. Venti, con una sigaretta accesa in bocca.


Continua domani, con altre stramberie nipponiche.

2 commenti:

  1. Colpisce il secondo scatto. la ragazza dal volto triste, costretta a distribuire flyers (immagino che sia una studentessa...) e dietro i due ragazzi panciuti che escono, soddisfatti, dal club Sega...Dubito che l'ultimo videogioco possa provocare un sorriso di questo tipo, voglio dire se fossi vestito con un T-shirt rosso, jeans tagliati al ginocchio e scarpe giallo canarino...sei sicuro che non si tratta di attività autoerotiche ?
    Alex

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  2. Mah, certo che qualche dubbio ora me lo fai venire Alex, con le tue attente osservazioni dello scatto. Eppure quel marchio lo conoscevo solo per i videogiochi. Che mancasse la lettera maiuscola all'inizio della parola?!? ;)

    Grazie della visita e del commento, a presto,
    HP

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