Solo in Giappone sono riusciti a farsi dare il permesso, da quei burberi scozzesi che così tanto tengono al loro prodotto più famoso nel mondo, per poter produrre localmente il distillato di malto: e legalmente possono chiamarlo whisky.
E come tutto quello che imparano andando a fare lunga esperienza sul posto d'origine, per poi riportare in patria le conoscenze acquisite, lo sanno fare anche bene. Kanpai, anzi slàinte – ma mi raccomando, non dite cin cin, che non sta bene.
E come tutto quello che imparano andando a fare lunga esperienza sul posto d'origine, per poi riportare in patria le conoscenze acquisite, lo sanno fare anche bene. Kanpai, anzi slàinte – ma mi raccomando, non dite cin cin, che non sta bene.
Continua...
Sono anche riusciti a esportate il loro whisky in Scozzia ! E tanto buono che gli indigeni non vogliono più bere gli autentici whisky scozzesi! Kanpai !
RispondiEliminaAlex
Ciao Alex,
RispondiEliminaproprio vero. Robe da matti! Sarebbe come se degli australiani riuscissero a esportare i loro Sauternes (ma guai a chiamarli cosi', De Bortoli ne sa qualcosa...) in terra di Francia!
Grazie della visita e del commento, a presto,
HP