Terza e ultima puntata, segue da... qui.
E per concludere il trittico sul Carnevale di Viareggio, alcune maschere in carne e ossa.
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- Homing Pigeon
- Lettore per piacere, scrittore per diletto, giramondo per professione. Senza entusiasmo non c’è racconto. Il segreto? Osservare il mondo con gli occhi di un bambino. La stuporosa curiosità trasforma le cose vecchie in nuovissime. Perché lo sono davvero. Panta rei. Tutto passa, cambia, si evolve. Con i sensi accesi e la penna pronta tutto si può ritrarre. Viaggiatore sempre, turista mai.
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....Finalmente riesco a commentare!
RispondiEliminaBellissimo reportage fotografico di questo carnevale giocoso.
Mi sarebbe piaciuto esserci.
A presto, HP.
Un abbraccio
Elena
Anche a me, mi sarebbe piaciuto il festival della satira ! Anche, per dire la verità, vedere cosa succede dietro le quinte, voglio dire tutto il lavoro dei cartapestai (è la parola giusta ?) che realizzano i cari ed i pupi. Quando ero piccolo, c'era un capannone vicino a casa mia dove venivano creati i carri...andavo a sbirciare dalla finestra. Qualcosa di magica.
RispondiEliminaAlex
Ciao Elena,
RispondiEliminason contento che tu sia riuscita a commentare! Non so cosa succedesse prima…
Il prossimo anno riservati un weekend. Merita davvero, non solo per lo spettacolo dei carri, che in sé è imponente, ma anche per l’atmosfera allegra che si respira.
Grazie del commento, a presto,
HP
Ciao Alex,
RispondiEliminase ti piace l’idea di vedere come nascono le grandi opere di cartapesta, a Viareggio c’è il Museo del Carnevale, alla nuova Cittadella dove si sono trasferiti gli artigiani carrai. Ma il fascino dei vecchi hangar si è perso. Prima aveva un che di davvero artigianale, di familiare quasi. Ora la nuova Cittadella è un anfiteatro di cemento che sottrae levità a queste opere effimere, che devono durare lo spazio di un mesetto di celebrazioni…
Grazie della visita e del commento, a presto,
HP