lunedì 21 novembre 2011

TIJ (3)

Solo in Giappone trovi una signora che, nel ricevere una chiamata sul cellulare, scende dalla bicicletta, la mette sul cavalletto, e solo allora risponde. La regola è, seguire le regole. Ma il meraviglioso è vederla così accoccolata sul telaio, la mano a far da scudo alla bocca, quasi fosse alla ricerca di una invisibile cabina che la isolasse dal mondo esterno. Non perché la strada fosse rumorosa, anzi, era quasi deserta di traffico. Perché ti insegnano il sano concetto che con il tuo chiacchiericcio puoi disturbare i passanti. Non solo si sussurra nel telefono, ma ci si accuccia per cercare di nascondere ancor meglio le onde sonore emesse.

Italiani: imparare, per favore.

4 commenti:

  1. Da noi, c'è una multa di 35 euro per chi telefona in bici...forse è la stessa cosa in Giappone ? Del resto, anche fermarsi cosi sul marciapiede è vietato...(un'altra multa è prevista !)Non ho mai capito perché gli italiani non possono parlare senza gridare...

    Alex

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  2. ciao Alex,

    vedi, le regole ci sono - quasi - dappertutto. Il problema e' farle rispettare. E nel caso dell'Italia, anche farle conoscere. Credo ci sia un'ignoranza generalizzata nei confronti di molti regolamenti (che trasgrediti generano ammende) ma anche del non scritto regolamento della buona creanza. Nemmeno io ho mai capito perche' i miei connazionali debbano urlare nel telefono. Ma talora - quando non infastidisce - e' fonte di supremo sollazzo sentire certe macchiette all'estero che parlano con casa loro, senza sapere di avere orecchie che intendono... Avrei molti raccontini umoristici in merito...

    Grazie della visita e del commento, a presto,
    HP

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  3. Io non riuscirei a telefonare mentre vado in bicicletta e mi meraviglio che qualcuno corra questo rischio. Vedo che a Tokyo ci sono le piste ciclabili come a Copenaghen ed è tutto pulito come a Kigali. Quando si dice un paese civile. Nemmeno da noi la gente sbraita ed è straordinario, perché con il regime Habyarimana sbraitavano tutti. Adesso vai allo stadio e ti sembra di essere in un club inglese

    Buona notte, a oresto

    dragor (journalo intime)

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  4. ciao Dragor,

    grazie della visita e del commento. Dici bene, ci sono paesi civili (parte per natura e parte per attenta formazione delle masse) e paesi incivili. Inguaribilmente. Purtroppo l'Italia, certa Italia, fa parte dei secondi.

    Sono lieto di leggere che il Rwanda invece ha imparato a far parte del primo gruppo!

    Buon weekend, a presto,
    HP

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