martedì 12 aprile 2011

Memento mori

Lo scatto ricorda Pompei e i suoi morti calcinati dal Vesuvio. All’autore Zou Sen è valso il premio di foto dell’anno, nel quinto Concorso Internazionale di Fotografia, conclusosi ieri a Shanghai.

Un gruppo di soccorritori raggiunge troppo tardi una madre irrigidita in un ultimo, vano e disperato gesto di protezione verso la propria creatura. Entrambi sepolti, a fine agosto 2008, da un terremoto meno disastroso, ma pur sempre mortale, nel già sconquassato Sichuan.

C’è rispetto e pietà nelle mani guantate degli uomini, che scavano caute tutto intorno ai due corpi. Il lavorare prudente, in punta di dita, rivela il timore di poter ulteriormente offendere quelle povere salme fuse nella polvere color mattone.

Cento, mille volte quei valorosi avranno disseppellito la morte. Ogni volta con la speranza che invece la vita vincesse. Questa volta ha perso.


Prima pubblicazione : 26 marzo 2009

4 commenti:

  1. Memento mori...ma non cosi....

    The death of Zhang He :

    http://www.chinasmack.com/2010/pictures/dalian-oil-spill-cleanup-firefighter-drowning-captured-by-photographer.html

    La morte di un vigilo del fuoco, Zhang he, fotografata da Jiang He durante la marea nera "dimenticata" di Dalian l'anno scorso. Quando la calamità è provocata dall'uomo, si cerca subito di minimizzarla (negarla), i morti sono dimenticati, le foto non vincono premi...
    Alex

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  2. e' confortante scoprire tratti di umanità pietosa in questo popolo streotipicamente visto da molti come incapace di esprimere sensibilità e emozioni.
    Tesea

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  3. Ciao Alex,

    ho potuto vedere la tua segnalazione già dalla Cina, e leggere i molti commenti a quell'articolo. Ma non ho potuto risponderti, perchè il tuo messaggio l'ho visto solo dalla posta, non dal blog.

    Impressionanti quelle immagini. E l'ingenuità di quei poveri pompieri, che lottavano contro il mare di petrolio tra l'indifferenza e l'incapacità della gente. Molto cinese.

    Grazie della visita e del commento, a presto,
    HP

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  4. Ciao Tesea,

    sì, capita di vedere anche i cinesi esprimere emozioni e sentimenti. Come intendiamo noi il significato di ciò.

    Spesso i sentimenti che mostrano non sono dei più edificanti. E talora, quelli più belli, puliti e teneri, sono abituati fin da piccoli a non mostrarli. A tenere chiuse tra le mura di casa le emozioni più intime.

    Quando succedono grandi fatti come il terremoto del Sichuan invece anche queste forti emozioni vengono fuori.

    Grazie del commento, a presto,
    HP

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