sabato 20 novembre 2010

Il boom economico

Fate parte di quella schiera di buontemponi che occupano sabati e domeniche giocando alla guerra nei boschi, spruzzandosi a vicenda di vernice con pistole e fucili come imbianchini impazziti? Passando davanti a un negozio di coltelleria, sentite imperiosa l’esigenza di comprarvi non un bel set di utili lame da cucina, un onesto e quasi innocuo Victorinox, o magari un’affettatrice elettrica per quel pezzo di speck incuoito nel frigo, zavorra della gita sciistica al gruppo del Sella, bensì un pugnalaccio seghettato alla Rambo, roba che ci vuole un libretto di istruzioni per scoprire e comprendere la funzione dei marchingegni assortiti nascosti tra fodera e manico, il novantanove per cento dei quali non avrete mai occasione di sfruttare in vita vostra? Avete pazientemente acquistato in edicola le novantasei ponderose dispense dell’enciclopedia Commando (in omaggio col primo fascicolo il nerofumo per la faccia), andando quindi in estasi alla lettura di: tutto sulle tecniche di guerriglia, colpi micidiali a mani nude, sopravvivenza nelle peggiori giungle e storia dei mercenari dai lanzichenecchi ai giorni nostri?

Bene. Non potete dunque farvi mancare un oggetto che vi offrirà ogni mattina un risveglio in sintonia con i vostri passatempi e mostrerà coram populo il rimarchevole quoziente intellettivo del possessore di tale... schianto.

Booooom!! La sveglia a forma di granata vi comunica – da par suo – che è l’ora di alzarsi. E, al contrario delle altre odiose, trillanti sveglie, che vorreste scagliare lontano ma non potete, questa – come gli ordigni autentici – dovete gettarla davvero, per farla smettere di suonare. O meglio, di deflagrare.

Per la modica mercede di circa trenta euro, vi garantirete il primo gesto di ardimento della mattinata – degno di una macchietta di guerriero. Attenti solo, nell’obnubilamento mentale del fulminante ridestarsi, a non centrare, vezzosamente ritto sul comò, proprio il vaso di finissima maiolica, ricordo di zio buonanima e tanto caro alla vecchia zia. Si sa che le vecchie zie sono molto permalose, e maestre nel brandire battipanni più letali di un Kalashnikov. Come giustifichereste con i compagni di tinteggiate le evidenti ecchimosi sparse un po’ dappertutto e specialmente la vostra improvvisa avversione nei confronti della posizione seduta?

Prima pubblicazione : 1° febbraio 2009

6 commenti:

  1. tsuukinsha/Pendolare
    Ciao H.P
    Il primo gesto di ardimento della mattinata e l'ultimo. Perché presto ci sarà un battaglia impossibile da vincere, un'idra terrificante da affrontare senza granata : la metropolitana di Tokyo. A volta, un ardito tenta un gesto disperato, indossa una maschera con un display led dicendo "I'm getting off at Mejiro". Ma, i suoi compagni, paralizzati dalla paura, non osano svegliarlo....
    http://www.youtube.com/watch?v=3Lag9qHTvVQ&feature=player_embedded
    Alex

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  2. Ciao Alex,

    grazie della visita e del commento. Sì, la metrò di Tokyo può essere un'esperienza che ti lascia segni nella psiche per tutta la vita...

    Non perchè sia pericolosa (salvo gli sporadici attentati al sarin), ma per l'effetto scatola di sardine che sviluppa nelle ore di punta. Ma anche quella di Shanghai non scherza.

    Simpatica la segnalazione tecnologica che citi. Non dappertutto funziona. I giapponesi sono abituati a farsi i fatti propri. I cinesi no, quelli lo sveglierebbero, probabilmente alla fermata sbagliata, per vedere come funziona il gadget...

    Ciao, buona giornata, a presto,
    HP

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  3. Metropolitana effetto scatola di sardine? Vedere quella di Milano nelle ore di punta...
    Tesea

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  4. Ciao,

    non ho la sventura di dover prendere la metrò di Milano, ma penso che non arrivi ai livelli di paranoia di quella di Tokyo. Guarda qui:

    http://www.youtube.com/watch?v=wgHs_Z9BY_E

    Grazie della visita e del commento, a presto,
    HP

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  5. Mai più senza sveglia-bomba a mano!!!

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  6. Ciao Marta,

    se ti è piaciuta la rubrica, ripassa a trovarmi. Ogni sabato, per qualche mesetto, troverai una nuova puntata di Mai più Senza - l'oggettistica più inutile inventata dalla mente umana.

    Grazie della visita, a presto,
    HP

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